Mis en abyme è un blog che propone delle liste di film e libri, riporta inoltre dei brani di svariati autori, la loro biografia e una breve presentazione del loro pensiero. Tutto ciò e accomunato da un forte carattere comico-tragico, dunque grottesco. la tragicomicità delle opere che questo blog propone è volta a condurre il visitatore verso una visione diversa della propria esistenza. Attraverso personaggi come Freud, Pirandello, Bergson, ma anche come woody allen o Magritte viene proposta una corrente di pensiero volta a distruggere qualsiasi visione finalistica o logica della condizione umana. ciò che accomuna tutti questi artisti è il considerare la vita priva di qualsiasi logica o strana finalità nascosta. Essi pensano fermamente che la vita sia dominata dal caos. distruggono il castello, fatto di false sicurezze, che l'uomo in migliaia di anni ha è costruito intorno a sè e, attraverso la loro tragicomicità propongono la loro visione, che , attraverso la completa distruzione di ogni schema ed ogni logica fa cadere l'uomo nell'abisso. Solo coloro che pensano, attraverso l'arte, riescono a liberarsi dalle logiche umane, ed "entrare nell'abisso" e, inizialmente si sentono diversi e dunque quasi superiori, ma dopo poco capiscono che ciò che hanno ricercato è in realtà il nulla completo.. qua entra in gioco Woody allen che, essendo un nostro contemporaneo e dunque avendo potuto, come noi, seguire l'intero svolgimento di tale pensiero, scherza, attraverso il cinema su questo problema.
ovvero egli esprime al massimo la tragicomicità di quella persona che ( come lui) ha passato anni ad interrogarsi sui fini e le verità della vita, si è fatto baluardo di questo pensiero, ma alla fine si accorge che da questo pensiero ha tratto solo un "ulcera cronica" che i dottori non trovano ma lui sostiene di avere, ed ha passato anni in psicoanalisi a cercare di curare un problema che in realtà è incurabile perchè è parte fondamentale dell'essere, ovvero il non essere. la genialità di Woody Allen sta nel trasmettere allo spettatore questo pensiero; cioè che la vita non ha alcun senso, e colui che attribuisce un senso alla vita è essenzialmente e irrimediabilmente uno stupido, ma che comunque vivrà sicuramente meglio di colui che dedica la sua vita a questi grandi quesiti e che guadagna da questi solamente una vita ossessionata da dolori psicosomatici causati da un unico e irrisolvibile problema che lo caratterizza: il "memento mori". le sicurezze, le logiche, i grandi fini, sono osessioni, forse stupide, ma che svolgono un importante ruolo; quello di distogliere l'uomo dal pensare all'unica sicurezza che egli, fin dalla nascita ha, la morte.
Woody Allen scherza su questo argomento, presentando un personaggio talvolta rassegnato talvolta impacciato, che incarna perfettamente la tragicomicità pirandelliana e che fa capire all'attento spettatore proprio questo concetto, ovvero che colui che capisce che tutte le sicurezze che l'uomo crede di avere quasi sicuramente sono false, e abbraccia un pensiero fondamentalmente nihilista ottiene solo una vita paradossalmente peggiore di chi al contrario sposa totalmente teorie finalistiche riguardo all'esistenza.